[social_warfare] La Maratona di Venezia, famosa come Venice Marathon, è riconosciuta a livello mondiale e certificata Bronze Label dalla IAAF, e Gold Label dalla FIDAL, un evento di tutto rispetto che vanta 37 edizioni. I bradipi non potevano mancare ad una festa così grande che dopo il lungo viaggio approda tra Calle e Canali nella Laguna più famosa al mondo, e infatti andiamo in 32. In questa edizione i bradipi si sono prestati volentieri al servizio Pacer per accompagnare i runners, tra cui moltissimi stranieri nel meraviglioso viaggio. La partenza da Stra, lungo la Riviera del Brenta nota per le Ville Palladiane, accompagna i podisti fino alle porte di Mestre, passando per i Giardini di San Giuliano, un ondulata distesa verde che i maratoneti hanno solo sfiorato, ma i mezzi maratoneti hanno esplorato per quasi 7km fino al Ponte della Libertà che conduce nella meravigliosa Laguna. Mi chiedo cosa possano provare tutti gli stranieri che arrivano a 3km dall'arrivo e si immergono letteralmente nelle acque alte, cercando di correre sui 14 ponti guardandosi a destra e a sinistra con un tifo da capogiro e tutte le altre bellezze indescrivibili a parole. La trasferta bradipa inizia con viaggio in treno, non facile per alcuni, purtroppo tra guasti e ritardi sia all'andata che al rientro in molti hanno avuto non poche difficoltà. La trasferta al nord è un modo per stare insieme anche con i bradipi fuori Regione presenti. Grande appuntamento per una cena pre maratona, e poi tutti a nanna, la notte prima di una 42km è difficile prendere sonno, ma la mattina di buonora tutti presenti in zona partenza. I Pacer vengono "presi in ostaggio" per oltre 4 ore dall'organizzazione, appuntamento alle 6.15 per la partenza allle 9.45. Giuseppe Minici (2h50) Alessandro Coianiz (3h10) Jacopo Pretolani (3h20) Andrea Bucra (3h25) e Mauro Galassi chiude con le 6 ore. Gareggiano inoltre Giulia Conte, Eugenia Bianchini, Cristiana Marchesin, Raffaele Faro Capasso, Daniele Corsi e Alessandro Reali che approfittano della trasferta per portare la famiglia. Roberto Gaudenzi, Simone Curzi, Nicola De Benedictis, Michele Albero, Mauro D'agostino e Torsetti Fabrizio. Per la Mezza maratona è tutto un po più facile, non ci sono navette da raggiungere, la partenza è al centro di Mestre dove ci attendono i palloncini di Francesco Pietrella (2h) Laura Marchetti (2h10) e Francesca Marchetti (2h30). Gli altri bradipi presenti sono: Claudio Migliorati, Carla Mazza, che alla fine arrivano secondi di categoria. Inoltre partecipano Daniele Fisichella, Angela Tosetto, Cristina Fontecedro, Maria Teresa Lo Vecchio, Rachele Pasquariello, Costanza Barbcini, Silvia Di Cesare e Daniela Maratea per la 21km. Per la 10km Giagheddu Anna Rita prima gara bradipa per lei e Laura Bonetti. Ogni atleta fa un suo viaggio, ogni atleta ha le sue aspettative, finalmente si parte, i primi km sono molto silenziosi rispetto alle altre maratone, il tappettio dei passi sull asfalto lungo il Brenta è un ritmo che si sente con tutto il corpo. La gara si complica inevitabilmente negli ultimi km, prima una serie di zig-zag che immettono sui ponti, poi i Ponti! che sono una realtà e bisogna farci i conti, il traguardo è li, alla fine dei 14 ostacoli, ma bisogna farli. A Piazza San Marco è un tripudio di urla e incitamenti, ci sono gli accompagnatori, coloro che hanno già finito e tutto il pubblico Veneziano, il tifo si fa sentire, fa salire l'adrenalina, dà quelle ultime gocce di benzina per raggiungere il traguardo. Ancora bradipi a tifare negli ultimi 100mt, vediamo i volti di chi corre ancora segnati dalla stanchezza, quando si sentono chiamati e incitati, abbozzano un sorriso un alzata di mano, ma ormai è fatta, si varca l'arco, siamo tutti finisher. Foto di rito, medaglia al collo e si comincia a realizzare tutto. Questo che vale per tutte le distanze, non solo per i maratoneti. Ci si ricompatta, ci si abbraccia siamo tutti felici. Una volta usciti dall'area di gara con la medaglia al collo ci si sente un po come eroi di guerra, qualcuno ha il rammarico di aver potuto fare meglio, ma i se e i ma non contano.  Ora è tempo di birre e di riposo. Venezia è davanti a noi bellissima e soleggiata, con un cielo azzurro che di più non si può. Una nota divertente va fatta sulle maglie, a primo impatto ci hanno lasciato un po asciutti, poi una volta entrati nel clima gara, (prima durante e dopo), una volta averle viste addosso a tutti, ci siamo affeaionati anche noi. Certo non vestono bene, ma rimangono pur sempre un bellissimo ricordo. Infine, ma di notevole importanza, i  vincitori  sono stati, per la 42 km l'Ugandese Mutai che migliora il suo record dell'anno precedente di circa un minuti, finendo in 2h07,40, con un arrivo in volata. Per le donne la Keniana Tanui. Da Venezia è tutto!