[social_warfare] Finalmente è arrivato il giorno, il tanto atteso appuntamento con un durissimo trail di 106 km con 4600mt D+ Valdambra ultra trail  che all'interno contiene anche la frazione di 51km con 2500 D+, che sono le distanze scelte dai bradipi Alessandro Federici e Vanessa Zampetti, ma per chi vuole ci sono anche distanze minori e camminate. La Valdambra è un angolo di Toscana molto tranquillo, per per la riuscita di questa manifestazione si mobilita tutta la Valle, insomma un accoglienza eccezionale per chi partecipa a questo appuntamento. Una gara decisamente impegnativa che non da tregua fino all'ultimo metro. La 106km parte di notte, col buio, Alessandro si immerge in questa dimensione e inizia il suo viaggio, superando paesini da fiaba e boschi dove l'unico rumore è quello dei suoi passi. Una notte passata con tante emozioni nella testa, che forse lo spingono ad alzare un po troppo il ritmo, ma l'adrenalina è tanta. Alex cerca di guadagnare tempo per poter arrivare alla Base Vita del  km 66 con un buon margine. Invece ci arriva per miracolo a causa di un calo glicemico che per poco nn provoca un collasso. Il gioco di squadra con Vanessa che è li ad attenderlo giova molto, Alessandro viene rifocillato con 2 piatti di pasta mentre vaneggiava su un possibile ritiro. A mano a mano una certa ripresa, e proprio quando pensa di essersi lasciato il peggio alle spalle inizia la fase crampi agli addominali, un altro nemico, che costringe a correre i duri 30 km successivi con fitte improvvise. Si palesa nuovamente l'idea del ritiro, ma grazie al sostegno dei compagni di viaggio e alla testardaggine, chiude il percorso  soffrendo soprattutto gli ultimi interminabili km  che lo dividono dall'agognato traguardo. Quando si percorrono trail così importanti possono capitare imprevisti, quindi grande soddisfazione per te Alessandro che sei riuscito a rimanere in gara anche quando il corpo ti diceva di mollare. Mentre Alessandro soffriva, anche Vanessa compiva la sua impresa, con altre 7 donne coraggiose, 8 donne in gara per questa distanza. Lei sa che questa è una gara dura, si ritrova subito in sentieri costruiti ad hoc nella parte boschiva, con pettate anche di 200mt, nelle quali è anche difficile aggrapparsi per via del terreno secco e polveroso, che fanno scivolare le scarpe e le bacchette, inoltre all'interno della macchia c'è molta umidità, si sente e fa soffrire. I cancelli orari sono stretti, il primo, a 30 km è previsto in 6 ore, Vanessa passa appena in tempo a 5h45. La seconda parte è su strade bianche e sentieri più aperti, ma è il momento più caldo della giornata, i ristori sono ogni 10 km, ma per percorrere quella distanza ci vogliono circa due ore, bisogna essere ben organizzati con cibo e acqua perchè ci sono circa 32°.  Vanessa cerca di rimanere concentrata e di correre come previsto, vuole chiudere entro le 10 ore, anche se il percorso è ben segnato lei è sola, e gli inconvenienti non mancano, purtroppo nota dolente, si corre sotto il fuoco incrociato dei cacciatori, il sentire scoppi a pochi metri mette un  certo disagio, a volte (è capitato) i cacciatori spostano i segnali, che fanno venire dubbi sul poter aver sbagliato strada, inoltre il Garmin la abbandona a pochi km dalla fine. Vanessa viene premiata come prima donna veterana di categoria, viene accolta con un bel premio ricco così come ricco è il pacco gara, e il pranzo finale. Una gara tosta per loro, ma un altro tassello messo, adesso dritti verso la Maratona di Valencia che per voi sarà una passeggiata. Complimenti da tutti i bradipi!! Ma anche Fabio Mancuso fa la sua bella gara, sul roccioso Gran Sasso, la One Hundred Mountail Trail, per la distanza di 30km completando 11° assoluto. Un'ottima prestazione per lui che fa una bella rimonta sul finale.