[social_warfare] La X° Edizione della “Tuscany Crossing” - Castiglione D’Orcia (SI) è stata il sogno proibito dei nostri amici che di scalate ne hanno fatte per poter partecipare a questo evento.  Le distanze tra cui scegliere sono tre: La 100 miglia (160 km) con 5220 metri di dislivello positivo (D+) partita alle 17.00 di venerdì e conclusasi alle 2.00 di domenica mattina con l’arrivo del 51esimo atleta. La 103 km con 3500 m D+ partita alle ore 5.15 di sabato e conclusasi all’ 1.00 di domenica mattina con l’arrivo del 146esimo atleta. Infine la 53 km con 1500 m D+ con start alle 6.00 di sabato e conclusasi nel pomeriggio alle ore 16.00 circa con l’arrivo del 309esimo atleta. Alessandro Federici ha partecipato alla 103K, come dicevo ha lavorato duro in questi mesi, mettendo sulle gambe tanta fatica e tanti km, voleva essere pronto per questo evento. Pietro Laurenti, Vanessa Zampetti e Nicola De Luca hanno partecipato alla 53K concludendo la gara rispettivamente al 153esimo posto con 7 ore e 17 minuti, 164 esima con 7 ore e 23 minuti e 192esimo con 7 ore e 37 minuti. Quando chiedo di raccontare, Alessandro Federici è un fiume in piena, ha ancora addosso l'adrenalina e mi dice “ho partecipato per la prima volta ad una gara così lunga, ho corso gestendo bene le forze nonostante il caldo che improvvisamente ha scaldato la Val d'Orcia con temperature sopra i 25°. La prima parte di gara ricalca quella più corta da 53 km, passaggio al centro termale di bagno Vignoni poi San Quirico, la bellissima Pienza, il piccolo e arroccato borgo di Monticchiello, superato il quale si alterneranno svariati saliscendi panoramici tra le verdi colline coltivate a grano. A circa 50 km la gara più lunga devia verso il Monte Amiata ed il paesaggio cambia passando progressivamente dalle colline a montagna con dei bei tratti boschivi ed una salita molto lunga, dopo la quale si scende tantissimo soprattutto dopo il penultimo super ristoro a Poggio Rosa (86°km) dove mi rifocillo con un bel piatto di pasta espresso, ricarico così le pile per gli ultimi 18 km che tra saliscendi, tratti boscosi e guadi mi riporta attraverso una salita micidiale sino alla rocca di Castiglione D’Orcia, raggiunta la quale finalmente si scende giù al traguardo. Alla partenza ero commosso per essere allo start di una gara così, cosa inimmaginabile per me solo due anni fa. Poi il viaggio, durato dall'alba a Tramonto, dove la fatica ed il sudore si sono mischiati alla felicità che non mi ha mai abbandonato neanche nei tratti più duri". Alessandro conclude in 15 ore e 22 minuti in 73esima posizione assoluta. Pietro Laurenti ci racconta che a distanza di circa due mesi torna a correre in provincia di Siena. La scorsa volta con la “Terre di Siena Ultramarathon” e questa per scoprire il “Tuscany Cossing” di cui aveva sentito parlare. Ci dice che personalmente non ama guardare time e gps per capire il passo al km, ma preferisce sentire la sensazione del corpo alla fatica. I panorami (perché al plurale bisogna parlare) sono così affascinanti che tolgono il fiato, anche nei tratti più duri quando si corre o si cammina determinati a tornare a Castiglione D’Orcia per la giusta ricompensa. La gara subisce un imprevisto allorquando al km 47, quando  Pietro si ritrova dietro un gruppetto che in realta stava correndo la 100miglia e 100km. Seguendo loro ha perso di vista il bivio che indicava di svoltare a destra per la 53km. Si ritrova sotto a Campiglia e dopo un primo momento di sconforto (più che altro dovuto al fatto che non aveva più acqua al seguito) ha fatto dietro front e pian pianino è tornato sulla retta via. Ringrazia pubblicamente  per questa giornata i suoi compagni di viaggio Emanuele, Nicola ed Ottavio, nonché Vanessa ed Alessandro, con l'augurio di condividere altri trail o ultra trail. Nicola trova la gara emozionante, corsa in compagnia di due amici. Viene tenuto a freno proprio da loro per non soffrire nella parte finale. Però segue il suo istinto e allunga in solitaria con tanta gioia di correre immerso in un paesaggio affascinante. Intorno al 30°km dopo Pienza viene raggiunto dagli amici e da lì gestendo le forze raggiungono il traguardo anche sbagliando il percorso nella parte finale. Un grande merito va anche alla Bradipa Vanessa che con la sua esperienza lo ha guidato in alcuni tratti. Il racconto di Vanessa inizia ricordando la sua partecipazione alla scorsa edizione. Quindi il suo obiettivo per questa Tuscany 2023 era cercare di migliorare il suo tempo finale. Conosceva il tracciato, anche se in alcuni tratti ha subito qualche modifica. La sua tattica è stata di diminuire i tempi di permanenza ai ristori per superare le difficolta che avrebbe incontrato e cercando di correre nei tratti in cui avrebbe voluto camminare.  Vanessa ha migliorato il suo preciso di ben 50 minuti. Gli ultimi 3 km ( i più tosti ti tutta la gara), Sono stati accompagnati da un sole caldissimo, su una salita infinita con un solo goccio d’acqua. Felice e ristorata ha dato poi supporto al ristoro dell’86esimo ad Alessandro che era ancora nel pieno della sua ultra. Un fine settimana splendido, per le emozioni vissute, il meteo ‘quasi perfetto’, i panorami da togliere il fiato e per aver condiviso il giusto “spirito trail” con i  compagni di squadra! Evviva il trail! evviva i Bradipi!!