CHIANTI ULTRA TRAIL molte le distanze, partiamo dalla 123 km 5400D+, che come dice Alessandro Federici è "Una cinghialata stratosferica", si parte alle 4 del mattino sotto la pioggia. Il percorso che parte da Radda in Chianti e che per i primi 40km riserva paesaggi suggestivi tra le colline del Chianti senese immersi nei vigneti, nella seconda parte di affrontano le salite al Monte Luco e poi al Monte San Michele, nelle quali il percorso si fa più impervio, sono ben 25 i castelli dell'Antica Lega del Chianti che incontriamo sul percorso fino a tornare a Radda in Chianti.
Per questa edizione il livello di difficoltà si è alzato ma anche il divertimento; sentieri con aggiunta di single track anche tecnici, salite impegnative e un meteo che si è divertito rendendo i terreni impraticabili. Una continua instabilità negli appoggi ha reso il tutto più muscolare e difficile. La pioggia negli ultimi chilometri è sembrata la cattiveria per infierire ulteriormente sui trailer già stanchi e provati. Bisogna ragionare e gestire la gara, Fabio Mancuso e Alessandro cercano di farlo per poter arrivare con l'energia nelle gambe fino alla fine. Certo con quel tempo e la stanchezza sarà balenato loro di abbandonare ma la tigna e la voglia di arrivare al traguardo è stata maggiore, voler terminare è la migliore motivazione.
Vanessa Zampetti opta per la 73k (che poi erano 76 km) con 3200 m D+. Per chi fa trail vedere dal vivo le stelle mondiali dell’ultra trail running, come Kilian Jornet è un emozione. Vanessa aspettava questa gara da un anno chiedendo il suo riscatto quando ha dovuto ritirarsi per infortunio, il ritiro brucia sempre, e il bruciore non passa finché non ci riprovi e va tutto bene. Dopo aver visto la partenza di della 123 k ed ascoltato il suono della pioggia per le 3 ore successive dentro la macchina avvolta da un caldo sacco a pelo si è buttata nella sua sfida vincendola. Per queste gare è molto importante saper gestire oltre che le energie l'alimentazione del prima e durante. Non sono da meno i bradipi che si sono messi in gioco sulla half, la distanza di 21km, Arianna Corona, Valerio Di Girolamo, Marco Farnetti. Complimenti a tutti voi ragazzi!
Siamo allo storico TRAIL DI SPARTACO, organizzata dall'atletica Rocca di Papa con il consueto marchio del nostro amico Massimo Guidobaldi A causa del maltempo e dei disboscamenti è stato rivisto e accorciato il percorso che rimane intorno ai 13,5km con quasi 600 di dislivello. Molti i bradipi presenti. Anche diversi premi di categoria. Eugenia bianchini 3a cat. F45, Meri Genovese 1a F45, Claudio Cavalagli, Lucio di Persio, Nicola De Luca, Debora Neme Cazarini, Caterina Traini, Debora di Cesare, Marcello Terzulli, Gerard Policella, Daniela Ubaldi e Alessio Biagioni che sfiora il podio arrivando 4° assoluto. Gara sempre molto evocativa, con partenza a Rocca di Papa in salita in mezzo ai boschi, seguono una serie di saliscendi sempre nel bosco con passaggi tecnici tra radici e sassi, si riprende fiato per poco fino alla Via Sacra la vera parte impegnativa di questo trail. Salita importante sul basolato romano, per fortuna asciutto, nel quale, con la prima fioritura di primavera, si intravedono tantissimi fiorellini colorati che danno al passaggio quell'effetto evocativo di cui parlavo poc'anzi. Bella anche la vista di Roma dall'alto. La gara si conclude con una bella discesa, il tempo è stato clemente con temperatura ideale. Questo è il trail che apre la stagione sempre molto apprezzato.