Ricomincia la stagione del triathlon e i bradiatleti non si fanno trovare impreparati: il primo a scendere in campo è il nostro Max Xam (palindromo per non lasciare nulla al caso; al secolo Massimo). La gara è l’Irondelta di Comacchio, distanza 70.3: il gioco comincia a farsi duro. Ma il ragazzo è pronto: quattro mesi intensi di preparazione sotto la guida di coach Luca Vecchia e i sempre presenti compagni di squadra lo portano al nastro di partenza. Come tutte le prime volte, anche questa non fa difetto: ansia da prestazione, paura di non farcela sono placate la sera prima dall’onnipresente goldenboy (AKA Jacopo Pretolani) e sempre i compagni di squadra che gli si stringono intorno quando le ombre si fanno più lunghe e paurose. Tutto fila liscio alla partenza: acqua un po’ fredda e troppo affollata danno alla frazione quel pepe necessario a tenerlo attivo. In bici voleva andare un po’ più lento: ma si sa, quando mettiamo il pettorale ce se chiude la vena e vediamo rosso… Pedala bene, forte il giusto: il percorso è amico, quindi senza problemi. Una contrattura al bicipite femorale destro ne rallenta la corsa; ma il ragazzo viene dalla corsa: è nel suo elemento, è a suo agio e va forte… dannatamente forte!!! Saranno 5 ore e 47 minuti: gran tempo per una prima volta!!! Alla fine lacrime e gioia colorano il viso del nostro Max, consolato dalla moglie-ombra: sempre presente, sempre accanto, sempre a tifarlo!!! Ma le sorprese non finiscono qui… Finita la gara rientra al residence per il meritato riposo ma scopre di essere arrivato terzo di categoria!!!
Grande Max, benvenuto nell’ elitario circolo del 70.3: well done mate!!!