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E' la volta della
"Napoli City Half Marathon". I bradipi si preparano da tempo per questa gara, si parte il sabato e si gode della città tutti insieme. I
Bradituristi hanno fatto il pieno di pizza fritta e sfogliatelle per le vie affollate di Napoli, poi ritiro pettorali, cena e concentrazione per la gara.
La Domenica tutti pronti alla zona partenza dove si decidono le strategie. Daniele Fisichella fa da "Angelo custode" ad Alessandro Meccia, che ha le potenzialità per migliorare il suo PB! Leonardo D'amico e in particolar modo Salvo Russo (che rientra dopo un anno di stop) vogliono testarsi per capire lo stato di forma dopo i vari infortuni, ma testarsi è quello che faranno un po tutti.
Anche Alessio è in ripresa dopo un piccolo periodo di stop. La gara vanta di un bel percorso, sono stati eliminati 17 cambi di direzione e una fastidiosa salita, questo rende sicuramente il percorso più veloce rispetto alle edizioni passate. Anche il meteo è abbastanza clemente con pochissima pioggia solo verso fine gara e una temperatura accettabile. Entrando nel vivo della gara i bradipi sono stati tutti bravissimi. Pamela Cavino chiude con un tempo eccezionale e un Pb (1h37). Stessa cosa per Leonardo D'amico che alla fine chiude il cerchio e cala di quasi 7 minuti il suo tempo. Davide Paone felicissimo ed emozionato per aver rosicchiato circa 3 minuti alla sua mezza più veloce chiudendo anche lui in 1h37. Fisichella mantiene la promessa fatta a Meccia, e lo porta al traguardo con un tempo di 1h44. Anche Silvia Di Cesare migliora il suo tempo, poteva scendere sotto le 2 ore se non avesse risotrato qualche piccolo problema fisico durante la gara, Federica Biagini centra un ottimo tempo abbassando il precedente di 3 minuti, anche Maria Grazia Di Poce fb. Mentre Carla Della Bella arriva 3a cat. F65. e la squadra tutta prende il premio come 4a arrivata per numero di atleti, cosa che ci fa immensamente piacere essendo anche una trasferta.
Ma come sempre a prescindere dal risultato noi sappiamo che i bradipi sono dei romanticoni, e ci hanno dedicato dei bellissimi pensieri. Per Eugenia
se Napoli è mille colori, noi questo weekend l'abbiamo tinta un pò di nero-verde, Fontex dice che potrebbe fare anche una mezza maratona alla Sgurgola, ma con i bradipi sembrerà sempre come correre a New York per il supporto e la gestione ansia da trasferta. Felice anche Roberta Tiberi che ha coinvolto suo fratello Alessandro nonché nuovo bradipo alla sua prima gara in assoluto, e contenti tagliano il traguardo insieme.
Tutto finisce e anche la trasferta, si torna con tanta gioia nel cuore e una medaglia in più.
E' la volta del
"Trofeo città di Ladispoli", gara organizzata dal
"Gruppo Millepiedi". Il gruppetto di bradipi che timidamente si unisce alla gara diventa consistente, infatti arriviamo 3a squadra per numero di atleti al traguardo. Dal momento che la maggior parte del gruppo è andata a Napoli, il gazebo viene portato da Max Mattiacci, che si mette a disposizione per non lasciare al freddo e alla pioggia i compagni di squadra, nonostante lui non sia in gara. Sapendo del meteo avverso, (davano allerta), Dany impegnata altrove, per dare conforto ai compagni di squadra, manda un bel vassoio di Muffin salati per il terzo tempo, quest'ultimo già corredato da crostate prosecco e altre buone cose. Nonostante la disponibilità di Max, si decide di non montare il gazebo a causa del forte vento, onde evitare di andare a recuperare chissà dove. Impossibilitato a svolgere il suo compito di guardiano-del-gazebo, Max si improvvisa fotografo e incita tutti i compagni di squadra.
La gara di 10km, certificata Fidal ha un bel percorso veloce, con pochi cambi di direzione e un piccolo tratto sterrato ma piatto. L'unica vera difficoltà è data dal vento sul viale di ritorno al traguardo. Questo non impedisce alla nostra
Lucia Mitidieri di arrivare prima donna assoluta. Lucia si aggiudica anche questa gara, con soddisfazione sua e di tutti noi che la sosteniamo fortemente. Felicissimi del suo risultato, che sicuramente non piove dal cielo ma è frutto del grande impegno e dedizione della ragazza.
La gara maschile viene vinta da un brillante Luca Parisi seguito da Umberto Persi. Per i bradipi, Alessandro Coianiz ci regala una splendida prestazione, che gli consente il 1° posto della cat. M55, a cui è intitolato anche il trofeo "Memorial Roberto Minisi", un omaggio a uno degli organizzatori della manifestazione scomparso da poco. Alessandro fortunato prende quindi un "doppio premio" che consiste in due preziose cassetta di ortaggi locali, molto gradita.
Per la cat. M40 Marco Schiavon arriva 2° e 13° assoluto. Roberta Pimpinella si regala un 4° piazzamento cat. F40. Rientra tra le premiate anche Marianna Costa 10a F40.
Le premiazioni si protraggono un po troppo, ma alla fine è bello avere quel piccolo momento di gloria per i premiati che salgono tutti sul podio.
A fine gara sempre il tuttofare Max si improvvisa Sommelier oltre a imbandire la tavola per tutti.
Anche questa mattinata all'insegna dell'amicizia e del senso di squadra si conclude a Ladispoli.
Alla
"Terra di Siena Ultramarathon" partecipano le due imbattibili Edith Ventosilla e Cornelia Bogdan, affiancate da Pietro Laurenti per la 50km, mentre Elisabetta Argiolas decide per la 18km.
La gara è molto muscolare. L'altimetria per la distanza dei 50km non lascia spazio ad altre interpretazioni. Gli organizzatori infatti per questo nuovo tracciato partenza ed arrivo a piazza del Campo di Siena davano un dislivello positivo di circa 1000mt. Si parte alle ore 9:00 sotto una pioggia battente e temperatura intorno allo zero, questo non spaventa gli ultra atleti, anche se l'infelice situazione climatica li accompagnerà per tutta la giornata. Senza una tregua del meteo la gara è stata ancora più selettiva. Per fortuna il paesaggio da conforto, dopo il 15°km, gli occhi hanno goduto delle colline del Chianti, in particolar modo la cittadina di Castellina in Chianti e Villa Trasqua, tenuta storica custode di un patrimonio vitivinicolo che giunge fino alle soglie dell’anno 1000. La gara dal 30esimo al 37esimo km, ovvero nel percorrere lo sterrato della Via Francigena, diventa ancora più impegnativa.
I cinquanta km sono stati un continuo alternarsi di salite e discese e diciamo anche di solitudine per molti atleti, sicuramente per Pietro che sfrutta quella solitudine con concentrazione e riflessione. Alla fine Pietro chiude la sua gara 21° assoluto e 2° di categoria in 4h16"40. Anche Edith ci parla della difficoltà di affrontare il percorso con un meteo tanto avverso. Tanto freddo soprattutto alle mani per lei che si trasforma in un forte dolore, ma conosciamo la sua forza e la vediamo arrivare al traguardo. Bravissimi e complimenti a voi.
Dai bradipi è tutto!

