L'Ultra del Gran Sasso non si improvvisa, il percorso si presenta con un anello di 50 km completamente asfaltato con partenza e arrivo a Santo Stefano di Sessanio (AQ). E' un percorso di montagna ed ha un dislivello D+ 900. Si corre con la testa e con il cuore, perchè quando si incomincia a salire per quei lunghissimi interminabili 13km gambe testa e cuore diventano un tutt'uno. E' un viaggio introspettivo, o comunque lo diventa, perchè quando la fatica, il caldo, la sete, la paura di non farcela incominciano a farsi sentire, la mente vagheggia, ci da forza andando a scavare nel nostro io. Spesso ci da anche risposte che aspettavamo da tempo, insomma è un bellissimo viaggio per chi lo affronta. Ma non finisce così, perchè dopo la lunga salita mancano ancora 25km, le gambe sono stanche, il viaggio ancora lungo. In altura si pensava di trovare un aria quantomeno frizzante, invece il caldo e il sole sono stati i compagni di viaggio degli atleti. I bradipi presenti sono 22, Sandrine Vitroni sposa la teoria del Mantra interiore (Gesù aiutami tu.. cit.), corre emozionata, la gara per lei rappresenta tante cose, corre simbolicamente per le persone care che non ci sono più, per farle vedere che sono la sua forza in questa impresa, per lei è la prima Ultra, va in crisi, ma al suo fianco c'è coach Sauzzi e Kenny Bogdan, la portano al traguardo, è una Ultra maratoneta.
Questo è il mood un po di tutti i partecipanti. Per quanto riguarda la classifica, Alessio Biagioni arriva 25° assoluto, pensava di fare meglio ma si è arreso alla variabili esterne ma prende il 3° posto cat. M45, altri premiati, Elena Lorati 1a F55 Gianluca Pratesi 3° M55, Claudia Pezzatini 3a F50, Antonio Bonanni, 3° M70, Complimenti anche a tutti gli altri bradipi presenti, Claudio Migliorati, Claudio Barigelli, Stefano Piergallini, Vanessa Zampetti, Francesco Pietrella, Gaetano Vitale, Federico Cuguru, Gaetano Gilardi, Mina Hoshemand, Chiara Ciaccia, Paulo Cossio La Rosa . Complimenti Ultramaratoneti.