Affascinante gara per i nostri dioscuri del nuoto Licia e Fabrizio.
Infatti i ragazzi hanno deciso di prendere parte al traversata del Bosforo (dall’Asia verso l’Europa) a nuoto. Gara bellissima ed affascinante: è una gara si, ma per chi non proviene dal nuoto, è una gara con se stessi; nuotare da solo in mezzo al Bosforo, osservando la traiettoria migliore e cercando i punti di riferimento suggeriti nel briefing, e’ stata una gran bella prova di concentrazione. L’attesa prima della gara, riserva un po’ di ansia e tensione che finisce quando sali su una delle tre imbarcazioni che ti porterà alla partenza sul lato asiatico. Ma lì che sale l’adrenalina: devi aspettare il fischio di inizio e poi il tuo turno (niente rolling start) per fare il fatidico tuffo (“a pesce, a candela, a bomba, come te pare basta che ti butti” – ci dice Licia). Ossessivamente si controlla la cuffia, occhialetti, chip, costume e la testa: è quella che serve davvero!
Arriva l’ora del tuffo: si cerca la rotta migliore, si cerca di allontanarsi dalla bolgia e trovare il proprio passo. Cerchi di sfruttare al meglio la corrente, passi il primo ponte, incontri qualche medusa trasparente e procedi per la tua rotta. L’acqua è blu di quel colore che solo il Bosforo sa riservare. Arrivi alla secondo piattaforma e la Finish Line è proprio lì; ma si sa: la coda è più dura da scuoiare. E allora devi nuotare in diagonale, con qualche corrente a sfavore, per non sbagliare e superare l’arrivo, altrimenti sei squalificato, ti vengono a ripescare o peggio ancora ti tocca morire per nuotare quei 2-300 mt della morte. Non sai né come né perché: ma lo fai “Zitta e nuota zitta e nuota, con la testa all’insù e finalmente arrivo alle scalette per risalire! Qualche sgomitata ma “Fulci ce l’hai fatta!” Sorrisi a 6mila denti davanti l’obiettivo del fotografo e consegna del chip!!!
Bravissimi ragazzi: orgogliosi di voi!!!