E finalmente anche i Bradipi sono sbarcati sul Pianeta Triathlon"….e l'hanno fatto con i fuochi d'artificio ovviamente!
Dopo il preludio (vittorioso, ça va sans dire di Norma Giovinazzi) al duathlon di Montefiascone di un paio di settimane fa, oggi è iniziata ufficialmente l'avventura della Triplice per la PMA.
E la trasferta é stata, a dir poco, scoppiettante.
I nostri 2 alfieri Jacopo Pretolani e Luca Vecchia (che tra l'altro é anche uno dei nostri 2 coach del triathlon) hanno appena completato l'Irondelta di Primavera; un 70.3 (in gergo "mezzo Ironman) nella splendida cornice delle valli di Comacchio.
Ecco il resoconto da uno dei nostri inviati:
"Gara abbastanza comoda (per una volta!) con partenza prevista alle 9.30 del mattino.
Ieri, appena arrivati, rapido controllo bici con uscitina di 20 minuti solo per controllare ruote/freni e cambio e poi subito a cena (da" atleta" con carboidrati e un po' di proteine) , poi subito a nanna che la sveglia resta comunque impietosa alle 6.30 del mattino.
La colazione dei triatleti è sempre una cosa molto particolare. Tra tazze di cappuccini e panini burro e marmellata, in ogni tavolo puoi osservare persone che gesticolano in continuazione simulando bracciate di nuoto, posizioni in bici o prove di transizione.
La gara in effetti inizia in quel momento. Qualcuno afferma che inizi al ritiro del pettorale, qualcuno quando si va in zona cambio a sistemare la bici, qualcuno quando si attende lo start del nuoto. In realtà, la gara inizia alla colazione. È lì che ci si "resetta" e ci si mette in modalità "gara". È lì che si ripassano gli ultimi movimenti, é lì che senti l'adrenalina che inizia a salire!
Dopo la colazione ovviamente non resta che vestirsi con il body da gara (e presto avremo quello nostro, superfantasmagorico!) e procedere verso la Transition zone per depositare bici e scarpe bici, casco, cinta portapettorale e scarpe da corsa. Insomma. Tutto quello che serve per gareggiare, ad esclusione di muta-occhialini e cuffia che ovviamente restano con noi.

-La sistemazione corretta di tutto il materiale sulla bici o sotto la bici é estremamente importante. Essere molto ordinati qui significa risparmiare tanti secondi (a volte minuti!) quando si arriva stralunati dal nuoto o sfiniti dalla frazione bike. E il cervello funziona si e no al 20%. Tutto deve essere ordinato e studiato. I movimenti devono essere automatici. Qualsiasi complicazione comporta secondi persi. Le Transizioni (T1: nuoto-bici; T2: bici-corsa) possono essere considerate il 4°sport di questa disciplina. - (NdA)

Ore 9.15 briefing canonico dell'organizzazione con spiegazione del percorso.
I giri del nuoto sono cambiati rispetto alla previsione. Ora sono 2 con uscita all'australiana!
Si fanno 950 metri di nuoto con in percorso trialgolare intorno a enormi boe arancioni e gialle, si torna a riva, si esce sulla spiaggia, si corre girando a sx per una trentina di metri sulla sabbia intorno a un'aiola creata appositamente, e ci si ributta in acqua pet il secondo giro!
Poi finalmente si esce e si va a prendere la bici (T1) per una bella sgambata di 90km intorno alle paludi di Comacchio. Infine si rientra, si lascia la bici (T2), si indossano le scarpe da corsa e via per 4 giri dentro una splendida pineta che fa parte di questo che da qualche anno (e giustamente!) é stato eletto a Parco Nazionale.
Raccomandazione importante da parte degli organizzatori: "mi raccomando state attenti ai caprioli! (testuali parole)… risata generale, seeee vabbè, ma ti pare…

Comunque sia ora é tutto pronto. 200 atleti ammassati in pochi metri di spiaggia sotto un arco gonfiabile… l'adrenalina scorre a fiumi, la tensione si potrebbe tagliare con un coltello… 3…2…1….START!!!
Duecento persone che si buttano contemporaneamente in acqua! Jacopo sceglie il lato sx, più lungo ma più tranquillo, lontano da calci e gomitate, Luca invece, da ex pallanuotista, ama la bagarre e si piazza al centro del gruppo menando come un fabbro. Dopo i primi 500 metri il gruppo si sgrana e le acque si calmano un po' (in senso letterale). Luca e Jacopo trovano due buone scie che li portano in zona cambio in buona posizione.
Esce per primo Luca che si fionda sulla bici e fugge via dalla T1 come una lepre. Jacopo è poco dietro (roba di qualche minuto).
La bici scorre veloce. Il percorso é piatto e filante. Dopo i primi km di assestamento, le gambe iniziano a girare. Si viaggia intorno ai 35kmh. E non é poca roba per i nostri 2 "ragazzini cinquantenni".
Dopo 2 ore e mezzo di bici finalmente si scende. Non ci sono stati problemi fortunatamente (la foratura é sempre dietro l'angolo purtroppo)
Luca é riuscito a mantenere il vantaggio su Jacopo (ma durerà poco) ed esce per primo dalla T2.
Jacopo è, come sempre, un razzo nella frazione run e alla fine del primo giro raggiunge e supera Luca che si é messo su un passo comodo che gli possa permettere di arrivare alla fine senza stramazzare al suolo.
I km passano tra pinete e…. caprioli!!!! Ebbene si, ci sono, ti tagliano la strada e a volte ti prendono pure! (1 atleta finito in ospedale perché colpito e abbattuto dall'animale).
E finalmente, dopo tanto sterrato, tanto caldo e tanta fatica, i nostri due arrivano a prendersi la tanto sognata finish line!
Jacopo con un fantastico 4h48'07" che lo porta direttamente sul podio con uno scintillante (come la coppa ricevuta) 3°posto di categoria; Luca con un ottimo 5h00'18" (e 13mo di categoria) che é di buon auspicio per le prossime, imminenti gare.
Si finisce con uno splendido Terzo Tempo in salsa emiliana. Ovviamente non fantastico come a cui PMA ci ha abituato in questi anni, ma a volte ci si deve accontentare… E da Comacchio ."