La Lavaredo è come una major per chi corre su strada, è il sogno di tutti i trail runner, si svolge in uno dei paesaggi più suggestivi delle Dolomiti, e propone 5 distanze. Impegnati sulle 3 distanze abbiamo: 20 k d+ 1.000 Eugenia Bianchini (atleti partiti 651 - ritirati 24) - 50 k d+ 2.600 Fabio Mancuso (atleti partiti 1656 - ritirati 106) - 80 k d+ 4.600 Alessandro Federici (atleti partiti 921 - ritirati 162).
Eugenia parte da Cortina d'Ampezzo giovedì 27 alle ore 17. Appena si arriva a Cortina si respira un'aria di festa e di grandissima professionalità. Insomma si capisce subito che è roba grossa qualcosa di un livello decisamente più alto di qualsiasi cosa abbia vissuto fino a quel momento.
Nemmeno mezza fila al ritiro pettorali, la app per seguire gli atleti live perfettamente operativa e una folla pazzesca alla partenza.
È previsto brutto tempo quindi si decide per il gilet abbastanza carico di tutte quelle cose che serviranno poi.
I primi 3 km di leggero falsopiano dentro Cortina per Eugy sono i più duri: sono su asfalto, fa ancora caldo e le scarpe pesano.
Quando inizia la salita si cominciano a respirare. Una bella salita nel bosco porta ad un single track affollatissimo in cui spesso ci si ferma in fila.
Superata questa parte dopo un bel saliscendi inizia la vera salita che porta alla quota di 2.200 metri e svela una vista che non ha eguali. Spettacolo puro.
Arrivati in vetta si riparte e si torna nel bosco dove si corre piuttosto bene fino ad una discesa molto ripida nel bosco tra fango e radici, con attraversamento di un bel ruscello alpino per tornare in salita su altrettanto fango.
Finalmente verso il 14mo km la Malga Larieto ospita il desiderato ristoro. Si beve abbondante acqua fresca, banane e arance al volo e si riparte. Un'ultima salita aspra ma non troppo e poi giù per 5 km di discesa spettacolari tra bosco, prati, ghiaioni, terra e carrarecce, per finire sulla ciclabile e terminare lungo il corso di Cortina dove il tifo è incredibile e sostiene gli ultimi passi minacciati dai crampi.
Un'avventura IMMENSA.
Il tempo ha retto ed in quota il fresco era piacevolissimo.
All'arrivo il fan club si supporto composto da Puerta, Vanessa Fabio e Alessandro (che devono ancora partire), ad aspettarmi per la meritata birra e tante lacrime.
Anche Fabio al mantra corri dove ti senti bene... gestisce bene le difficoltà nei suoi 50km, si lascia alle spalle circa 2mila persone e arriva al traguardo.
Altro discorso per Alessandro che corre la 80km. Gara dura, che va preparata su percorsi e dislivelli simili per poterla affrontare nel migliore dei modi. Alessandro ha poco tempo per prepararla ma è un Trail Man esperto, vuole solo finirla (dicono tutti così). Ma sappiamo che ultimamente le gambe le ha messe a dura prova affrontando un long trail al mese. Dopo 28km si ritrova già con 2mila mt di dislivello positivo, affronta le varie crisi con determinazione. Arriva anche la salita delle Tofane, la discesa verso il rifugio Col Gallina dove trova un po di tifo, Vanessa è li a supportarlo. Altre salite, arriva anche il freddo il vento e la nebbia, siamo al Rifugio Avernau. Si termina col buio, un infido sentiero in discesa, Ale corre ormai per inerzia, si aiuta con le ultime forze per tagliare il traguardo. Ce l'ha fatta.